DECANTARE IL VINO. SCENOGRAFIA O REALE UTILITÀ?
Sabato sera, cena a casa vostra con tre o quattro amici. Avete preparato prelibatezze di ogni genere, la tavola è imbandita con gusto, avete comprato due bottiglie di un ottimo vino da intenditori.
Non siete esperti sommelier, semplicemente buongustai e, diciamolo, vi piace fare bella figura con gli amici o magari fare colpo su qualcuno. Sembra la serata giusta per usare il decanter in mostra nella vetrina dei bicchieri e atteggiarvi un po’.
La decantazione del vino, le regole di base.
Non tutti sanno che, al di là degli artifici, un vino ben decantato è quello che può fare la differenza a tavola. Non bisogna essere un esperto per imparare le regole di base con un corso di degustazione vini per far decantare il vino nel modo giusto.
Innanzitutto è fondamentale conoscere il vino che si ha tra le mani, se giovane o maturo per esempio, e in generale è bene sapere che non si deve abusare della decantazione se non si ha nessuna idea di quando sia necessaria o meno.
L’operazione di decantare il vino, infatti, è consigliata solo per una gamma molto ristretta di vini e ci sono controindicazioni che possono comprometterne le caratteristiche organolettiche, importanti non solo per la degustazione vino professionale, ma anche per la buona riuscita di un abbinamento gastronomico.
Come funziona la decantazione vino e perché è importante.
La decantazione permette di ossigenare il vino abbastanza velocemente ma in modo controllato. A contatto con l’aria, le molecole reagiscono: si legano rapidamente con l’ossigeno e così il vino sviluppa al meglio il proprio aroma.
Questo processo è molto importante perché fa sì che in fase di degustazione sia possibile definire il gusto di un vino e semplicemente permette anche a chi non è un addetto ai lavori di goderne a pieno, proprio come gli amici della vostra cena per esempio.
Vini giovani o maturi?
I vini da invecchiamento solitamente necessitano di un periodo di decantazione prima di essere consumati. Per anni vengono fatti riposare in botti di legno, e successivamente vengono riposti in bottiglia nelle cantine anche per diversi anni. Si bevono una volta giunti a maturazione e si decantano principalmente per eliminare i sedimenti che si sono formati negli anni.
Solo in alcuni casi la decantazione è necessaria anche per permettere al vino di “aprirsi” e rivelare al meglio il proprio carattere. Infatti, alcuni vini molto vecchi non sopportano la rapida ossigenazione a cui sono sottoposti se fatti decantare e in seguito ad essa decadono in modo irreversibile.
La decantazione a volte è indicata anche per i vini giovani, soprattutto quelli rossi e tannici, perché il contatto con l’aria ne intensifica il gusto e fa sì che si liberino meglio aromi e profumi. Non ci sono sedimenti da separare in questi vini, quindi è bene valutare a seconda del caso specifico.
Vini rossi o bianchi?
La decantazione del vino bianco è una pratica che appartiene al passato e oggi viene praticata per alcuni bianchi nei quali la rapida ossigenazione aiuta a sviluppare meglio il bouquet. Per questi vini è scorretto usare decanter troppo larghi perché la superficie di contatto così ampia trattiene troppa aria. In generale, un vino bianco versato nel bicchiere giusto e servito a temperatura adeguata rivela bene la sua identità.
Come far decantare il vino con gli strumenti giusti
Per far depositare i sedimenti bisogna tenere la bottiglia in posizione verticale per 24 ore. Spesso nelle case i vini sono riposti in porta bottiglie orizzontali, quindi bisogna ricordarsi di mettere su un piano la bottiglia che si desidera bere il giorno dopo.
Successivamente si usa “avvinare” il decanter, cioè versarvi una piccola quantità di vino e farla roteare in modo che bagni la superficie interna del contenitore prima che questo riceva il contenuto della bottiglia. Usatene davvero poco, perché questo vino dovrà poi essere buttato.
Nell’enologia l’avvinamento è un’operazione che serve a pulire i contenitori, per esempio i calici, nei quali verrà versato successivamente il vino, per rimuovere eventuali impurità e odori. Si fa in tutte le fasi, anche nella decantazione.
Come insegnano all’interno di un corso per la degustazione vino o di avvicinamento alla bevanda di Dioniso, iniziate a versare il vino illuminando il collo della bottiglia con una candela accesa, per controllare quando i sedimenti passano (di solito hanno le sembianze di un sottile filo scuro), evitando di versarli.
Un decanter con l’imboccatura larga permetterà al vino di ossigenarsi velocemente. Infatti è il più adatto per far decantare i vini giovani che non presentano sedimenti da separare. Per i vini da invecchiamento, il decanter migliore è quello con l’imboccatura stretta.
Si può anche usare un imbuto da decantazione dotato di filtro per sedimenti, se si vuole mescere il vino senza dover accendere la candela per vedere i residui e le particelle da trattenere. In alternativa, per separare i sedimenti, si può usare uno strumento forse più coreografico, il cestello da decantazione, perfetto per coloro che vogliono far scena a tavola. Questo strumento viene usato anche per servire certi tipi di vini direttamente nei bicchieri.
Quale strumento e quale tecnica dipende solo da voi, l’importante è svolgere tutte le operazioni in modo corretto, con cura e lentamente.
Alcuni vini si aprono subito mentre altri necessitano ore. Fate affidamento sul vostro olfatto per capire quando è il momento di servire il vino.
Perché usare un decanter e non la bottiglia
Attenzione, la decantazione vino vera e propria può avvenire solo in un decanter vero e proprio. Far ossigenare il vino nel bicchiere o nella bottiglia può essere utile se si sa come e quando farlo, e di tanto in tanto si usa. Ma se un vino necessita di un’adeguata ossigenazione, non lo si fa “decantare nella bottiglia”, magari solo per un paio d’ore, in quanto lo spazio a disposizione dell’ossigeno, ridotto al solo collo, è troppo piccolo perché ci siano risultati in così poco tempo.
Esistono molti tipi di decanter in commercio, perfetti per chi ama la degustazione vini d’eccellenza. I più semplici strumenti per decantare il vino si possono acquistare per poco più di 10 euro nei rivenditori per enoteche. Essendo un oggetto particolarmente decorativo, il nostro consiglio è di procurarvene uno, anche solo per arredare la vostra cucina, scegliendo lo stile del decanter che più vi si addice. Arriverà il momento giusto per usarlo.
Tornando alla nostra cena, utilizzare il bicchiere adatto è già un ottimo modo per ossigenare il vino. Perciò non vi preoccupate, se non usate il decanter non rovinerete il vostro buon vino e se invece lo vorrete far decantare, ora sapete quando e come farlo.
Non bere mai vino noioso.